La biblioteca s.Francesco conserva importanti stampati e antichi manoscritti. Cinquecentine provenienti da varie città italiane ed europee.Edizioni rare di opere concernenti la storia e i costumi locali,opere di consultazione generale, testi di letteratura italiana,straniera e di critica letteraria, opere filosofiche, storiche, fonti e studi sul francescanesimo,sezione musicale con un fondo inedito
La Biblioteca di S. Francesco possiede un fondo antico di incommensurabile valore, polo di riferimento nei secoli passati edanche attualmente per la presenza significativa dei Frati Minori Conventuali per tutta l’Alta Valle del Calore comprendente i paesi di Montella, Cassano, Bagnoli Irpino, Nusco.
Significativo valore sia perla preziosità delle note tipografiche sia per il contenuto delle opere stesse che sono ripartite in edizioni stampate in Italia e all’Estero a partire dai primi del 1500 a tutto il 1700 come è dimostrato anche dalla segnalazione di alcune opere possedute da questo convento in una pubblicazione del 1981 dal titolo: Catalogo delle Cinquecentine in undici biblioteche dell’Irpinia.
Indirizzo generale del fondo antico comprende testi di Patristica, Teologia Morale e Dogmatica,Geografia Generale (collana ed. 1700), Storia Universale. Unanotevole attenzione va data ad un fondo musicale inedito, donodella Famiglia Salzano di Nocera inferiore.
“Non est perfecta cognitio sine dilectione” è il motto della biblioteca di san Francesco a Folloni. L’espressione concisa e lapidaria di San Bonaventura da Bagnoregio, frate francescano e dottore della Chiesa, sta a indicare che non si dà una conoscenza perfetta senza la dilezione, termine che nel pensiero bonaventuriano esprime con estrema sintesi la fatica e il processo intimo, appassionato e amoroso dell’intelligenza e della volontà umanatese alla ricerca della verità attraverso i segni luminosi tracciati e scritti nel grande libro che è l’universo creato.
Presento alcuni appunti per una storia della Biblioteca del convento, consapevole di esporre solo grappoli di notizie attinte da vari documenti assemblati alla men peggio. Appunti di “lavori in corso” ancora lontani dal presentarsi nella completezza che merita l’argomento e che tuttavia desidero condividere col paziente lettore. Penso, ad esempio, quanto possano aggiungere a questi appunti caratteristiche più intrinseche al patrimonio librario: la ricostruzione dei fondi bibliografici, ricomporre le liste degli ex libris, oltre alla fortuna – amante degli sprovveduti – di riuscire a trovare dopo caparbia ricerca qualche importante documento che recuperi alla luce pezzi di storia sepolta sotto chissà quale polvere non ancora esplorata. Aggiungo, quasi come il sasso che si tira nel gioco della “campana”, alcuni accenni a un progetto di allestimento che valorizzi un patrimonio ancora poco conosciuto.
Fra’ Agnello Stoia
Complesso Conventuale San Francesco a Folloni
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